ASTI, Pal. De Amicis – Dopo l'ennesima sconfitta nella prima giornata di ritorno subita dai Sonics, l'Asti ha modo di raddrizzare un'andata più che storta nel recupero della settima giornata con i Pazzeschi, che hanno la sfortuna di incontrare una squadra più agguerrita che mai e decisa a portare a casa i primi due punti della stagione.
Con in campo una delle formazioni ideali (Pellitteri F, Goi, Morano, Biletta e Rinaldi) i nero-rosa partono subito in quarta segnando un punteggio di 5 a 0 a pochi minuti dall'inizio; dopo un quarto d'ora di bombe da due di Morano e Biletta, il risultato è 15 a 9 per i nostri.
Nel secondo tempo la formazione rimane fissa, non vengono effettuati cambi, e i Pazzeschi fanno sempre più fatica a contenere la grinta e le bordate degli attaccanti astigiani, mentre Goi pensa a difendere la porta praticamente da solo: parate da urlo per lui e applausi da tutti i presenti. Al termine della seconda frazione il divario è addirittura raddoppiato, il tabellone segna un netto 36 a 24 per Asti.
Nella prima metà del terzo tempo, i Pazzeschi decidono di puntare il tutto per tutto e mettono a segno diversi punti da due, mentre i nostri incominciano ad accusare la stanchezza; negli ultimi 5 minuti di gioco la mancanza di lucidità è tale da portare ad un autogol e alcune papere clamorose, ma il tempo scade e l'Asti, col risultato di 45 a 39, riesce a strappare la prima vittoria stagionale, siglando una nota positiva nella stagione più difficile della storia hitballistica astigiana.
Oltre all'iniezione di fiducia, questa vittoria porta anche l'abbandono dell'ultima piazza, grazie alla sconfitta a tavolino subita dal Baraonda Rocketz, che comporta un punto di penalità e che li manda a quota 1, proprio ad una misura dall'Asti (2). Ne approfittiamo per segnalare l'aggiornamento del sito, nella pagina Hit Ball 2011/12 infatti potrete trovare il calendario aggiornato con le partite giocate finora e la classifica (le altre pagine sono ancora in lavorazione).
Nella speranza che questa vittoria possa segnare una svolta, intervistiamo il Presidente del Fantasticlub, nonché capitano della squadra, Francesco Emanuel Pellitteri.
Asdrubale Fantastichini: Signor Presidente, ci dica...
Francesco Emanuel Pellitteri: Signor Fantastichini, qual buon vento?! È un sacco di tempo che non si fa sentire! Adesso arriva una vittoria e, guarda caso, ricompare il redivivo reporter... Ci toccherà dare ragione a gente come Raffa (Maurelli - Evolution, ndr) e a chi, come lui, l'accusa di scrivere solo sulle nostre vittorie...
A.F.: Non raccolgo, sono qui solo per documentare. Mi
dica piuttosto, come mai questa stagione è così impervia? Negli ultimi anni ci avete abituati ad un girone di andata in sordina, per poi esplodere nel ritorno. Penso all'anno scorso, in cui ci vollero sei partite prima di trovare la vittoria, oppure due anni fa, prima stagione in B1, in cui trovaste la prima vittoria solo nell'ultima di andata, ma al ritorno faceste sfaceli battendo squadre del calibro di Torino Warriors, Blue Red e Sunandmoon, attualmente in A2... Siamo di fronte all'ennesima impresa di Casa Fantasticlub?
F.E.P.: Quello che dice è vero, ma quest'anno è diverso. Gli altri anni pagavamo la mancanza di preparazione, per cui arrivavamo ad inizio stagione molto meno preparati degli avversari e dopo un girone di andata di rodaggio, nel ritorno trovavamo nuove forze per avere la meglio su squadre che tendevano anche a sottovalutarci, forse. Come dicevo, quest'anno è diverso per una serie di cose che si sono venute a sommare, positive e negative, ma che hanno portato inevitabilmente questi risultati.
Di positivo ci sono sicuramente gli innesti: oltre alla conferma di quasi tutta la rosa della stagione scorsa, abbiamo avuto un paio di "novità" che poi tanto novità non sono, ma comunque la rosa si è allargata e la politica espansionistica dell'Asti ha inciso sulle scelte tattiche della formazione da adottare.
E poi le assenze pesanti di Botta e Tiri, punti cardine dell'attacco astigiano, spesso impegnati per questioni lavorative o comunque costretti al turn-over, per non parlare dell'operazione delicata che ha dovuto subire Goi a fine estate, che non solo lo ha tenuto lontano dai campi per diverse giornate, ma ha dovuto passare un lento recupero per riprendere la forma del defender a cui siamo abituati.
A.F.: A questo punto potremmo aggiungere alla lista la sua tendinite, che l'ha tenuta a riposo forzato nella partita coi Vikings e che ha pregiudicato le prestazioni di diverse partite. A proposito, come sta adesso?
F.E.P.: La tendinite si è rivelata meno grave del previsto, ma forse ha anche aiutato il giusto approccio al problema, con adeguati riscaldamenti, pomate e massaggi, che continuo ad applicare tuttora e che mi fanno stare tranquillo, diciamo. Ora sul piano fisico mi sento in forma, e stasera credo di averlo dimostrato, così come Erik (Goi, ndr) ha dimostrato di essere tornato agli antichi fasti, con una prestazione maiuscola.
A.F.: Con tutte queste premesse, sembra non esserci via d'uscita, eppure stasera avete fatto una partita d'altri tempi, con una grinta invidiabile... Cosa è successo?
F.E.P.: Bella domanda. È successo che, dopo l'ennesima sconfitta (contro i Sonics, ndr), abbiamo notato che gli avversari puntano molto i propri tiri verso i giocatori meno esperti, anche se le prestazioni dei veterani non sono mai state soddisfacenti. Allora ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti: "Siamo sempre noi? Siamo sempre l'Asti che sa sfondare le reti e i timpani degli avversari?" Quindi curiosi di dare una risposta a questa domanda, abbiamo progettato la partita successiva, quella con i Pazzeschi, con una mentalità diversa da quella adottata fino a quel momento, infatti le due ragazze presenti all'incontro, Baldan e Resta, non sono entrate poiché la squadra girava bene e in quanto con meno esperienza rispetto ai compagni in campo. Ci tengo a specificare che la nostra non è stata una discriminazione sessuale, ma d'esperienza.
Il resto l'ha fatto la squadra: come già detto io ed Erik sembriamo aver superato gli infortuni, Murdoc (Morano, ndr) con i suoi 13 punti e le sue cinque bombe da due ci fa capire che si sta ambientando e Andrea (Biletta, ndr) ci stupisce sempre meno cone le sue prestazioni (13 punti e cinque da due anche per lui, ndr). Simone Rinaldi poi, è sempre una garanzia davanti: grandi triangolazioni a livello della Serie A e tre punti pesanti che vogliono dire tanto per uno che sta fisso davanti.
A.F.: A proposito di ragazze, quest'anno avete ottenuto già un piccolo record: siete la formazione di Serie B1 con il maggior numero di donne in squadra; siete partiti con una squadra di nove ragazzi nel 2005 e adesso avete
quattro donne: come è accaduto? Ce le presenta?
F.E.P.: Beh, quest'anno abbiamo avuto la conferma delle due ragazze dell'anno scorso, Baldan e Merlone, non troppa esperienza alle loro spalle ma con un buon potenziale, ricordiamoci che la stagione scorsa è stata la prima assoluta per entrambe, catapultate dal nulla alla Serie B1, non poco competitiva.
Oltre a loro, abbiamo avuto un grande ritorno, quello di Mariacristina Resta, già nostra compagna tre anni fa, quando ottenne la candidatura come Miglior Esordiente piazzandosi al quinto posto tra tutti i rookie di tutte le categorie, e la convocazione all'All Star Game di B2. Le categorie in questi tre anni sono molto cambiate, sono ringiovanite e il livello tecnico e atletico medio è aumentato molto, quindi Cristina dovrà darsi da fare per farsi notare nuovamente, anche se nelle poche occasioni in cui l'abbiamo vista non ha affatto sfigurato, soprattutto in fase di parata.
Infine la quarta quota rosa della squadra è niente di meno che Liliana Pagliero, socio-fondatore della FIHB, colei che portò l'hit ball ad Asti e che lo insegnò ai nostri insegnanti... Insomma, la capostipite dell'hit ball astigiano, potremmo dire, che però per motivi personali è dovuta allontanarsi dal mondo dell'hit ball, ritrovandolo completamente evoluto e rinnovato in poco tempo.
A.F.: Complimenti allora è un "benvenute nell'associazione" alle ragazze. Presidente, per concludere, come pensa che si evolverà questa stagione?
F.E.P.: Sinceramente non lo so. Ora penso solo a questa vittoria, che ha dato molte risposte ai nostri dubbi, e me la godo, poi penseremo alla prossima, con Baraonda Rocketz, la diretta rivale per la retrocessione senza appelli, poi si vedrà... Quando avrò le idee più chiare, le farò sapere caro Fantastichini. Lei continui a seguirci, nella vittoria come nella sconfitta, mi raccomando!
Asdrubale Fantastichini